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Nuova settimana, nuovo rantolo dalla tomba. Questa volta il rapporto causa-effetto e' piuttosto lontano nel tempo, quindi seguitemi che il cammino e' lungo assai.
Comincio con il dire che io vivo in un paesino alle porte (porta posteriore, ma sempre porta) di Amsterdam, un po' come potrebbe essere uno qualunque dei vari paesi-satellite di una qualunque grande citta' che 'attira' il 90% degli affari lasciando poco intorno. Tutte le mattine (o quasi) quando me ne vado a prendere il treno (che nelle giornate in cui la neve ed il ghiaccio impazzano col cappero che mi metto in strada con due o quattro ruote che sia) passo dal 'centro' del paese.
Tanto tempo fa' vidi che uno degli ennemila negozi era in fase di ristrutturazione, se non mi ricordo male il negozio originale era un negozio di materiale fotografico (del quale ce ne sono 4 nel raggio di 600 metri) ed essendo che tutti oramai sono con il digitale questi negozi non e' che ci fossero dubbi sul fatto che almeno uno avrebbe chiuso alla svelta. In effetti era un po' che vendevano di tutto, telefoni cellulari compresi.
Comunquesia, il negozio viene ristrutturato e di li' a qualche settimana riapre in una nuova veste: negozio specializzato nella vendita di sapone e saponette.... No dico.. sapone... Io non so voi, ma se io ho bisogno di sapone mentre passo nel reparto del supermercato ne prendo un po'... non e' che vado alla "boutique" del sapone... Ed infatti, il posto sembra sempre deserto. Passano un paio di mesi ed il negozio comincia a mettere cartelli di 'svendita totale' e poi appare vacante. Passano un paio di settimane ed e' di nuovo in ristrutturazione. Ed un bel giorno ci passo davanti e vedo la nuova incarnazione: caramelle...
No dico... caramelle ? Anche in questo caso rimane li' per un due/tre mesi e poi chiude i battenti. Dopo un po' e ridinuovo in rifacimento e aridopo un altro po' riapre, questa volta come panetteria araba.
Io non ho idea di che tipo di pane mangiano gli arabi, ma considerando che ci sono almeno altri 4 fornai nella zona, mi e' sembrata una scelta di posizione un po' anomala. La panetteria e' rimasta in attivita' per altri 3 mesi e poi ha chiuso i battenti anche lei.
Un paio di settimane fa' ho notato che il posto era di nuovo in riassettamento, il che mi ha fatto pensare che ci deve essere l'agente di una societa' immobiliare da qualche parte che ha appena ordinato la sesta mercedes, e ieri sera ho visto quale e' l'ultima incarnazione.
Questa volta si tratta di .... (suspance)... scarpe per bambini. No dico... Scarpe! Per bambini!
Ora, considerando che, di nuovo, nella zona ci sono almeno altri 4 negozi che vendono scarpe (ok, non sono specializzati ma...), qualcuno vuole scommettere quanto resteranno a galla sta' gente?
Io non voglio augurare male a nessuno, ma la cosa mi lascia un pelo perplesso e spiego il motivo: quanto cappero ha speso sta' gente? Voglio dire, acquistare il posto, ottenere le licenze e la registrazione alla camera di commercio, ristrutturare il posto, acquistare la merce, pagare tutti i conti eccetera... non e' che sono due soldi, e' una discreta quantita' di quatrini che devono essere versati ancora prima di poter aprire la porta. Nessuno di questa gente ha mai pensato "ho una minima possibilita' di sbarcare il lunario oppure no?"?
Permettetemi di espandere il discorso.
Questa si chiama economia spicciola. I saggi lo chiamano anche business plan, i meno saggi "i conti della serva". Il concetto e' che prima di buttarsi in una qualunque avventura commerciale bisognerebbe fare due conti e verificare:
E se la risposta all'ultima domanda e' "ni", forse (ma proprio forse) e' il caso di pensarci un attimino prima di lanciarsi e buttare via una marea di soldi. Specialmente se il "prodotto" e' una cosa che non puo' essere ritornata al fornitore (come nel caso delle caramelle e della panetteria).
Ok l'economia e' in crisi e quindi potrebbero essere dei problemi temporanei, ma questo dovrebbe essere un incentivo ad essere piu' prudenti invece di lanciarsi con idee balzane (no, seriamente: sapone?).
Non per essere tacciato di sciovinismo, ma mi e' sembrate che tutti i "proprietari" (e quindi le persone dietro ai vari "piani") fossero di sesso femminile e forse il problema e' che le "esercenti" fossero piu' propense a seguire l'istinto che il cervello. Ma mi lascia sempre perplesso. Se e' vero che "dietro un grande uomo si cela una grande donna", come e' che "dietro una donna-che-si-lancia-nell'impresa non c'e' un omino-che-controlla-il-budget"?
Davide Bianchi
24/03/2010 11:10
I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.
Off-Topic sui negozi di caramelle Di Nicoletta Cau postato il 18/03/2010 16:53
Sembra che parli dell mia Ex moglie Di Luigi postato il 18/03/2010 16:54
Dico la mia Di Mistya postato il 18/03/2010 17:58
magari... Di Lisa postato il 18/03/2010 18:15
@ Lisa Di Mike postato il 23/03/2010 01:15
Dipende dagli incentivi Di Julo postato il 18/03/2010 18:38
Tutt'ilmondo č paese Di Anonymous coward postato il 18/03/2010 19:30
Che nervoso Di Verzasoft postato il 18/03/2010 21:37
Trovi sempre una razgione razionale Di Mallin Shetland postato il 19/03/2010 11:11
sarebbe bello se... Di Alberto postato il 22/03/2010 20:31
@ Alberto Di argaar postato il 23/03/2010 15:36
a volte Di robibo postato il 24/03/2010 09:40
@ robibo Di Davide Bianchi postato il 24/03/2010 09:42
@ Davide Bianchi Di Luca Bertoncello postato il 24/03/2010 11:04
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