Storie dalla Sala Macchine |
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Il termine "aggiornamento" dovrebbe essere abbastanza noto a tutti gli "addetti ai lavori". E' uno di quei termini apparentemente innocui che, per qualche motivo, non appena pronunciato o letto o sentito provoca reazioni isteriche da parte della maggioranza delle persone.
Un po' come "disaster recovery" o "failover test". O "cosa vuol dire quando la spia dell'UPS passa da verde a rosso?".
Per qualche motivo, negli ultimi anni c'e' una certa "dualita'" nei riguardi degli 'aggiornamenti'. Stiamo parlando di 'aggiornamenti di sistema' ovviamente. Da una parte, sembra che tutti vogliano aggiornamenti continui, e quando non li ottengono strillano come oche. Ma quando li ottengono, allora strillano ancora di piu' perche' "interrompe la produttivita'" o roba cosi'.
Purtroppo, in alcuni casi, gli aggiornamenti provocano problemi. E non necessariamente quando la cosa che viene aggiornata funziona prima dell'aggiornamento e poi invece... (Si', Windows 10 1908, sto' parlando di te) Ma anche quando la cosa che viene aggiornata funziona mica tanto bene mentre dopo l'aggiornamento dovrebbe, quanto meno, funzionare.
Il problema e' che "cambiare" qualche cosa, non importa se il qualche cosa sia positivo o negativo, non importa COME lo si cambia, viene sempre visto come una sorgente di problemi (reali o potenziali). Come si dice, "meglio tenersi il diavolo che si conosce".
Tutti odiano i cambiamenti, soprattutto quelli improvvisi. Eruzioni vulcaniche, terremoti, maremoti...
Purtoppo, ci sono situazioni in cui un diluvio universale o due sono necessari per rimuovere un po' della robaccia che incrosta la superficie della terra, cosi si puo' ricominciare con un ambiente piu' pulito e, potenzialmente, migliore.
Ed a questo punto cominciamo a parlare di $svecchioni, che gestiva un sistema basato su una serie di prodotti sviluppati da qualche programmatore in un tempo non ben precisato su un ambiente che era abbastanza vecchio da prendere la patente.
E capita che abbiano deciso di "svecchiare" le cose muovendo l'hardware sulle nuvole, che e' una cosa tanto di moda ultimamente. Ovviamente lo hanno fatto pensando di risparmiare una montagna di soldi (non si sa bene come o perche').
Onde per cui hanno cominciato a spedire in giro mail ai vari clienti del sistema annunciando l'innonda... voglio dire la MIGRAzione verso i nuovi lidi.
Purtroppo pero' hanno fatto i conti senza l'oste. Oste che si chiama "implementazione del software".
Quando avevan gia' spedito le mail con la data per la migrazione, hanno scoperto che il software vecchio aveva qualche... hemmm... "ottimizzazione" e copiarlo brutalmente da un sistema all'altro, come volevano fare loro, non funzionava tanto bene. In effetti non funzionava per niente.
Poi si scopri' che il database usato conteneva delle stored procedure che facevano uso di un qualche "bug" del database che era stato pero' corretto negli eoni intercorsi, percui le stored procedure fallivano miserandamente.
Tutto questo fu' scoperto, ovviamente, dai clienti. Il giorno della famosa migrazione. Migrazione che venne bloccata con un dietro-front piu' veloce che quando vedi i vigili in attesa all'uscita del vicolo che stai percorrendo contromano.
Chiaramente, l'idea di "svecchiare" anche il software non era molto ben vista da $svecchioni, anche perche' si sarebbe trattato di PAGARE qualcuno per produrre il nuovo software.
Dopo un certo numero di "modifiche" al sistema per "renderlo compatibile" (aka: installare versioni di librerie e software vetusti e non piu' mantenuti), siamo arrivati a scoprire una delle ultime "chicche"...
A causa dell'eta di questo coso, la maggioranza degli utenti utilizzano (rullo di tamburi)... SSL v3 ! Si'! Un protocollo che era vecchio e considerato "insicuro" piu' di 10 anni fa! Ed e' anche obsoleto da anni!
E indovina un po'? Per "rendere il passaggio meno traumatico", siamo obbligati a ri-attivare questo triceratopo e tenercelo in giro per almeno altri 6 mesi! E questo dopo che il motto dell'azienda e' "la sicurezza e' standard" !
Davide
27/02/2020 13:51
I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.
Di Messer Franz postato il 09/03/2020 09:14
> un ambiente che era abbastanza vecchio da prendere la patente
aaaah...i modi di dire da BigD....ci sarebbe da farci un libro tipo quelli dei proverbi..."idotismi ed idioti, di BigD"
A parte questo, siamo a Marzo, e tu avevi quel "problema" (più che altro incognita) sul dominio che scadeva a Marzo...dato che io vivo nel terrore di siti che scompaiono "ma io lo avevo scritto su whatsapptwitterlatuapietratombale", tutti social che io non uso, anche se mi sembri il tipo che se spegne o sposta un sito avverte sul sito prima, io ho le mie psicosi (tante) e quindi chiedo lo stesso: novità?
-- Messer Franz
@ Messer Franz Di Davide Bianchi postato il 09/03/2020 16:26
A parte questo, siamo a Marzo, e tu avevi quel "problema" (più che altro incognita) sul dominio che scadeva a Marzo.. novità?
Se hai seguito la vicenda, saprai che la "vendita" e' stata ostacolata, piu' o meno da tutti (meno chi voleva comperare) e parecchie cose abbastanza "puzzolenti" sono comparse, percui al momento e' tutti fermo ed io ne ho approfittato per rinnovare il dominio ai prezzi vecchi per altri 2 anni. Poi vedremo che succede.
-- Davide Bianchi
Di Gazzer postato il 09/03/2020 16:27
Già, pure noi abbiamo ambienti abbastanza vecchi da prendere la patente. Quella per i camion, e con la possibilità di guidare anche i più pesanti.
-- Gazzer
Di gabriel postato il 10/03/2020 02:04
io fortunatamente, nella mia giovane età di 18 anni ho avuto modo di utilizzare e mantenere(mantengo siti per non vedenti e anche per vedenti) solamente cose scritte e o sviluppate in nuovi ambienti.
invece ho dovuto combattere con un software(per non vedenti) scritto per msdos portato in visual basic 4, aggiornato a visual basic 5 e visual basic 6.
un software che si blocca solamente a guardarlo o a sentirlo parlare.
davide una cosa: che sistema era, cosa doveva fare e in che linguaggio era scritto?
-- gabriel
@ gabriel Di Davide Bianchi postato il 11/03/2020 08:54
davide una cosa: che sistema era, cosa doveva fare e in che linguaggio era scritto?
Era (ed e' ancora) un sistema proprietario che fa diverse cose, ritengo sia scritto per la maggioranza in C/C++, con delle parti diverse aggiunte in seguito in Perl o in Python.
-- Davide Bianchi
Di trekfan1 postato il 10/03/2020 10:27
(Si', Windows 10 1908, sto' parlando di te)
ahem.... 1909
-- trekfan1
Di Thomas postato il 10/03/2020 14:05
1908 (09 in realtà)?
Evidentemente non sei tra i "fortunati" che sono passati (stati fatti passare, per gli utenti Home) alla 2004, uscita a febbraio...
Di Anonymous coward postato il 11/03/2020 20:50
"Poi si scopri' che il database usato conteneva delle stored procedure che facevano uso di un qualche "bug" del database che era stato pero' corretto negli eoni intercorsi, percui le stored procedure fallivano miserandamente."
eheheh... le ottimizzazioni fatte sfruttando "caratteristiche" della versione X del software, "caratteristiche" non più presenti nella versione x+k, eheheh.
Quando i manaGGer capiranno che qui nel fottuto mondo reale le cose procedono ben diversamente da come le immaginano chiusi nelle loro torri d'avorio, seduti su poltrone in pelle umana e circondate da segratarie in topless lascive e vogliose, rara il momento in cui sarà ghiacciato l'inferno.
-- Anonymous coward
Di Guido postato il 28/04/2020 07:37
Mi ricorda il precedente incarico...
Sono arrivato li' nel 2005 e c'era questo applicativo sviluppato su java 1.6 e jboss 5... Ho sempre fatto presente la necessita' di svecchiarlo visto che era tutta roba EOL. La risposta era sostanzialmente "finche' funziona il cliente non vede la necesita' di cambiare". Si son svegliati a settembre quando $provider e' passato a tls 1.2 tagliando fuori tutte le versione precedenti a java 1.8.
Ovviamente e' il provider ad essere in colpa. Nonostante avesse avvisato almeno un paio di mesi prima e avevano pure letto le email...
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