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Dato che il 30 Marzo ricomincera' la stagione...
Quando ero tanto, tanto giovane, ricordo che uno dei programmi che mi piacevano di piu' in televisione era 'Dottor Who' (mix di italiano ed inglese necessario all'epoca). E premetto subito che per me, la faccia del 'Doctor' e' sempre stata questa e nessun altra (anche perche' non mi ricordo che la serie successiva sia mai arrivata in Italia, se lo e' non l'ho mai vista). All'inizio non avevo neanche capito esattamente di cosa parlava la faccenda. Ricordo benissimo che ho sghignazzato allegramente sulle fisime di Tom Baker con il suo abbigliamento, ma non avevo bene realizzato che lui doveva essere un "alieno".
Comunque sia, ho ottimi ricordi della serie nel suo complesso. La trovavo divertente ed interessante allo stesso tempo. Poi, per molto tempo, non ne ho piu; sentito parlare ed ho assunto che la serie fosse passata in quel mondo nebuloso dove vanno tutte le serie televisive quando il mondo reale le lascia indietro.
Qualche anno fa' ho sentito la notizia che la BBC avrebbe "ripreso" la serie ex-novo, non con un 'reboot' ma con una 'sequel'. Non mi sono interessato molto della cosa e non ho mai guardato il programma (nonostante io abbia la BBC come canale televisivo), fino a poco tempo fa quando (piu' o meno forzatamente) mi sono dovuto fare un full-time di tutte le "serie" dal 2005 ad oggi (o qualche cosa simile).
Ok, gli effetti speciali sono migliori (DOH!), voglio dire, nel 1970 non avevano la potenza di elaborazione digitale che abbiamo oggi (e che ci ha dato i Gungans tra l'altro) e la maggioranza degli effetti erano fatti "in camera", che significa che la camera da presa doveva riprendere qualche cosa che esisteva fisicamente nel mondo reale. Il che rendeva le cose piu' facile per gli attori (non dovevano 'far finta' di vedere un mostro terribile) ma rendeva le cose molto, molto piu' difficili per chi l'effetto doveva farlo. Teniamo anche conto che le 'serie' a quell'epoca erano composte da 20-30 episodi, il che significa che dovevano girare, tagliare, montare ed editare un episodio ogni 2 settimane, non lascia molto tempo per fare effetti speciali veramente 'speciali', soprattutto con il budget di cui questi programmi godevano all'epoca. Voglio dire, chi confronta gli effetti speciali in un episodio come The Ark In Space filmato nel 1975, con un mostro come "2001, A Space Odissey", filmato nel 1968, quindi un bel 7 anni prima ma con un budget di tutt'altro livello e con tempi totalmente diversi, confronta veramente pere con mele.
Ma la cosa che mi ha sempre attirato di quei programmi (a parte che li vedevo quando ero giovane e quindi mi ricordano quel periodo) sono le storie che venivano rappresentate. Mi spiego meglio.
Prendiamo un episodio "normale" come Pyramid of Mars. La trama la potete leggere su Wikipedia quindi evito di ripeterla. Ma quello che si nota e' che invece di entrare nella 'tana del lupo' armi alla mano, quello che il Doctor cerca di fare piu' di tutto e' evitare il confronto diretto con il 'cattivo' di turno (che e' semplicemente considerato "troppo potente" anche per i Time Lord). Anche il quantitativo di 'tecnobabbule' e' tenuto a bada. Certo, si parla di "generatori di loop" per creare una "barriera di interdizione", ma non viene spiegato che cosa fa la barriera, viene semplicemente mostrato quando un cacciatore di frodo ci picchia contro la zucca e rimbalza all'indietro. Questo risolve il problema in modo molto elegante e seguendo i dettami del cinema classico (non spiegare: mostra). Un'altra cosa che viene piu' sottintesa che specificata e' che il tempo stringe: "il razzo e' quasi completo", "abbiamo poco tempo"... perche' dico questo? Perche', da quello che ho visto, negli episodi nuovi, invece di sottintendere si preferisce mettere un mucchio di gente a correre come dei disperati per corridoi lunghissimi... (hint: una bicicletta potrebbe risolvere il problema meglio di un cacciavite sonico in questo caso).
Ah... Il Cacciavite sonico... Negli episodi vecchi, era proprio quello: un cacciavite. Uno strumento utile ma non il deus-ex-machina che risolve ogni situazione ed e' in grado di attivare o disattivare qualunque cosa a comando, come la bacchetta magica di Harry Potter. In effetti, nelle versioni vecchia il Doctor era assai meno onnipotente (o semplicemente potente) e soprattutto, non era una personalita' riconosciuta a livello galattico. Era semplicemente un Barbone Galattico (questa era la definizione che veniva data piu' spesso per Patrick Troughton, il secondo dottore), uno che aveva rinunciato alla sua posizione sul suo pianeta e rubato una nave spaziale per "girare l'universo". Una specie di Zingaro del continuum spazio-temporale insomma, che piu' per caso che per volonta' si ritrova impegolato in una serie di avventure.
Un'altra cosa che mi ha lasciato perplesso.. ok, no, "perplesso" non e' la parola giusta... sono i vari "compagni" di viaggio. O per meglio dire le COMPAGNE (femminile). L'idea originale dell'intera serie (back in '67) era di un programma di Educazione/Intrattenimento. Ecco perche' i primi 3 (TRE) 'compagni' erano due professori scolastici ed una ragazzina rompiballe. L'idea era che gli insegnanti avrebbero dovuto spiegare, illustrare o comunque insegnare qualche cosa sull'ambiente e la storia mentre il Doctor forniva il "background" per la cosa per funzionare. I due erano anche li' per bilanciare l'idea di un vecchietto che se ne andava in giro con una ragazzina per cavoli suoi e, nel caso del personaggio maschile, per fare le scene d'azione che il 'vecchio' Doctor non avrebbe di certo potuto fare (William Hartnell all'epoca aveva 60 anni e non appariva di certo come l'eroe di un film d'azione. Infatti per lo piu' usava il cervello e la parvenza da "saggio" per fare il suo lavoro).
Nel corso degli anni gli attori che si sono susseguiti hanno avuto un mix di compagni maschili/femminili, anche se il compagno femminile e' rimasto lo stabile, solo che c'era una certa tendenza a dare a questi personaggi 'qualche cosa da fare', non a trattarli solamente come dei bei pezzi d'arredamento.
La serie nuova invece mi pare che parta decisamente con l'idea che la "compagna" deve essere a) una bomba del sesso b) molto "dotata" fisicamente e c) fotte sega se non capisce una mazza... A questo si aggiunge il fatto che il Doctor in alcuni casi si comporta come uno che cerca di rimorchiare una battona poco entusiasta... (sinceramente... "hey, vuoi venire a fare un giro sulla mia nave spaziale temporale" non suona molto bello come 'frase di apertura'...).
Insomma, dire che le "nuove serie" mi hanno convinto poco e' dire poco. Anche il nuovo 'formato' mi scompiffera poco: ok, non sono piu' gli anni 70 e l'idea di una serie di telefilm in cui un 'episodio' si articola su 4/6 telefilm di 30/45 minuti l'uno e' abbastanza anomala, soprattutto con il livello di attenzione della gente che se qualche cosa ha una durata superiore ai 3 minuti va' in palla. Oggi si preferisce l'idea di avere episodi corti e "autocontenuti" anche se poi si mette un 'filo conduttore' che cerca di unire tutta la stagione. E la cosa funziona anche, qualche volta.
Davide Bianchi
21/03/2013 11:35
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