Gli "Ospiti" della Sala Macchine |
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Cast:
-IO: User, ma con pluriennale esperienza informatica in vari campi ed admin
informale (avevo le password di tutto, visto che LA sysadmin era in ferie
due giorni si e uno pure, per poi finire in maternita')
-LG: Collega, CL ma molto molto bastardo inside
-MB: Megaboss che comanda la baracca
-E1, E2 ... En: Squadra di elettricisti rumeni chiamata l'occasione
C'era una volta il mio vecchio ufficio, una specie di Circo Barnum da 50 dipendenti, che si trovava in una zona industriale del milanese. Un giorno i vicini metalmeccanici installarono un macchinario industriale di smodata potenza che scaricava picchi di tensione sulla linea elettrica, riuscendo a fulminarci in un solo pomeriggio due centraline, i computer di una intera ala e mezzo impianto luci.
fast forward: Oggi (1998).
Per farla breve, con parte del risarcimento si decide di installare un gruppo di continuita' con generatore autonomo, che pero' per motivi di spazio si sarebbe trovato al di fuori della sala server, in un bagno riadattato.
Visto il costo non indifferente dell'impianto, MB sceglie di andare al risparmio sulla manodopera e non chiama i nostri soliti elettricisti preferendo una squadra di Rumeni ''molto economica'' consigliata da uno del management.
I Rumeni si presentano allegri e pimpanti il luned́ successivo, cominciano a preparare la stanza e a montare il macchinario (di cui ancora oggi mi chiedo la provenienza: il generatore diesel riportava scritte in cirillico). Sembrano efficienti, dove efficienza=capacita' di fare danni in poco tempo.
Intorno a mezzogiorno faccio un salto al cantiere nello sgabuzzino e vedo E1 ed E2 che litigano in lingua klingoniana indicando tre delle quattro pareti (Hint! particolare importante). Pensando che sia solo del loro folklore, soprassiedo e vado a pranzo.
I lavori procedono fino a meta' pomeriggio tra rumori di cantiere e minacciose frasi pronunciate in lingue non umane quando all'improvviso tutti i sistemi CAD smettono di funzionare. Tra le bestemmie rasoterra di LG e degli altri colleghi, lancio un ping e scopro che il server che gestisce in remoto le licenze e il sistema del Net Render e' a terra.
Faccio un salto in sala server e vedo un denso fumo grigio uscire dal server in questione, che giace ribaltato e ammaccato a terra con una parte della lamiera del case squarciata. Il disco tagliato a meta'. Letteralmente
In pratica gli E(1 to n) Rumeni avevano deciso autonomamente di forare una
parete per installare il sistema di scarico del generatore di backup diesel.
Dovendo scegliere tra
- una parete che da' sulla facciata del palazzo
- una parete che da' sui bagni delle donne
- una parete che da' sul corridoio, con tanto di porta blindata
- una parete che da' sulla sala server
cosa pensate abbiano scelto?
Esatto, infatti il nostro server giaceva a terra colpito dalla lama di una carotatrice (per chi non lo sapesse, un grosso trapano con lame a tazza da 30 cm di diametro, lunghe ottanta centimetri), tra i residui di una parete in cartongesso, in una pozza di liquido di raffreddamento.
Richiamata per l'occasione la sysadmin in perenne malattia/ferie, facciamo il conto dei danni, che ammontano al computer distrutto e alla perdita di tutte le licenze di rete dei CAD (che ovviamente la buontempona non ha mai pensato di backuppare da quando sono state aggiornate).
Intanto LM, venuto a conoscenza del pasticcio e particolarmente scocciato per la perdita di una sessione di lavoro, esce di soppiatto dall'ufficio e taglia tre gomme su quattro del furgone dei rumeni.
Risultato parziale: tre giorni di lavoro persi per poter ottenere delle nuove licenze e sostituire la macchina, ma non finisce qui.
Poco prima della mia dipartita dalla gabbia di matti, ho seguito il nuovo sysadmin (un _vero_ BOFH) in una riorganizzazione logistica e, finalmente, logica, della sala macchine.
Durante l'operazione abbiamo scoperto che i nostri amici rumeni forando la parete avevano trapanato anche il retro di uno dei principali data server dello studio, sfiorando la batteria di dischi fissi non con uno, ma con SEI fori, di cui due posizionati con precisione chirurgica nell'intercapedine tra due dischi, uno che aveva praticamente rimosso l'etichetta di un disco e inciso lo chassis metallico, e uno che aveva trasformato una delle numerose ventole in un semplice pignone rotante.
Un settimo foro aveva bucato la parte in plastica del retro di un monitor di servizio, mentre un altra decina aveva mancato i computer solo perche' la punta usata, piu' piccola, non era lunga abbastanza.
Morale: mai affidare a una squadra di elettricisti un lavoro che un demolitore potrebbe fare meglio.
E son contento: allora non sono il solo che si ritrova sempre gli Unni a fare i lavori...
Frank M.
03/07/2006 00:00
le storie degli ospiti sono in ordine sparso, quindi 'precedente' e 'successiva' possono portare su storie di altri autori
I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli (io o l'autore della storia) e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.
In aggiunta: se il vostro commento non viene pubblicato non scrivetemi al riguardo, evidentemente non era degno di pubblicazione.
at-DB Di Max postato il 19/05/2009 00:36
-- Max
buchi nei muri e tubature Di Eugenio Dorigati postato il 25/05/2009 11:08
-- "Unix IS user friendly. It's just selective about who its friend are"
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