Gli "Ospiti" della Sala Macchine |
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In tempi recenti una galoppante crisi del settore ha fatto si che tenere un corso sia divenuto sempre meno divertente e sempre piu' fantozziano visto che oramai la tendenza e' di prendere tutto quello che capita. La gestione in survival-mode dei corsi e' pero' fonte di infinite storielle tra cui quella che vado a raccontare.
Tutto ebbe inizio sei mesi fa con uno squillo del mio vociofono portatile. Dal'altra parte della linea c'era S_M , responsabile di una ditta di formazione per cui ho lavorato spesso.
S_M : ciao, dobbiamo tenere una serie di seminari sulla sicurezza per
#noto_produttore_software_con_bandierina_quadricolore#
Io : dove ?
S_M : beh, dovresti andare presso #filiale_noto_grossista_in_capoluogo_italiano#
IO (oramai abituato al peggio) : sul posto trovero' TUTTO il necessario?
S_M (che ha la coscienza un po' sporca, visti accadimenti passati):
certo, figurati. E poi ti passo il Contatto (nota la maiuscola). Chiedi a
lui cio' che ti serve.
Ho scritto al Contatto (che chiamero' Furby per motivi che capirete fra breve) chiedendo un PC per le presentazioni, un proiettore ed uno schermo su cui far vedere le slides (ovvero il minimo del minimo).
Furby mi ha risposto con aria professionale chiedendomi inoltre se mi servivano dei softwares specifici e garantendomi che avrei trovato tutto ma proprio tutto il necessario. Ricordate quest'ultimo dettaglio che sara' utile in seguito.
Dopo un luuuungo viaggio in treno (il mio vicino di posto era un aspirante frate di Assisi assai loquace) e un sonno ristoratore sono pronto.
Arrivato alla periferia della citta' di cui sopra un primo indizio mi ha fatto capire che mi attendea un altro corso-no: il negozio e' collocato all'interno di un centro commerciale sito in cima ad una specie di monte isolatissimo e spazzato dal vento. Il tutto ricorda tristemente la Fortezza Del Dr. Hell, uno dei cattivi di Mazinga.
Inoltre, visto che siamo in pieno inverno, un vento gelido spazza la cima del montarozzo maledetto.
Semicongelato entro: il locale e' il tipico discount informatico, con i suoi bravi banconi di roba in vendita, commessi che corrono, clienti lobotomici che vagano pensando ai fattacci loro e musica a manetta a fare da sottofondo.
Mi presento alla cassa e chiedo dov'e' la sala per il corso.
Il pisquano addetto all'emissione degli scontrini mi guarda perplesso per 10 minuti, poi mi indica vagamente un punto in fondo al negozio.
Avvicinandomi comincio a capire che QUALCUNO non ha capito QUALCOSA (e che ho chiesto troppi pochi soldi, ma lasciamo correre....)
In fondo al negozio c'e' una specie di ampio ring delimitato con delle transenne metalliche, letteralmente stipato di sedie e persone con uno schermo per proiezioni sito a 10 cm 10 da un banchetto su cui e' poggiato nientepopoo'dimenoche (rullo di tamburi) Furby che sta registrando i partecipanti con il suo portatile.
Mi avvicino
IO : salve sono Fabrizio, sono qui per tenere il corso.
Furby (felice) : benissimo, oggi abbiamo fatto il pienone (nel vero senso
della parola, penso io, visto che ho una fila di persone praticamente in
braccio). Tra un attimo mi tolgo.
IO : scusami, quale PC devo utilizzare per le presentazioni ?
Furby (perplesso) : PC ?
IO (entando automaticamente in joke-mode) : si, quella cosa con tante
lucine che ti avevo chiesto via e-mail, quella che MI SERVE per spiegare.
Furby (piagnucoloso) : C'e' solo il mio portatile ..... ma ci devo
lavorareeeee.
IO : quindi con cosa dovrei mostrare le slides ?
Furby (disperato) : ma non posso, non posso, non posso darti il mio portatile.
A qual punto, dopo averlo lasciato a cuocere nel suo brodo per 5 minuti, ho tirato fuori il MIO portatile (pensavate VERAMENTE che mi sarei fidato?), ho collegato il proiettore e ho invitato Furby ad andarsene nella sua cuccia.
Accendo il proiettore e, magia: il fascio di luce mi centra negli occhi. Inoltre non ho spazio fisico per schivarlo e tantomeno per camminare.
Automaticamente scatta la Combo Del Teacher ovvero bestemmie/spintoni /bestemmie/pugni/repeat_combo_n_times, il che mi permette di crearmi uno spazio vitale decente.
Vado ad iniziare e mi rendo conto che era un po' che non sentivo Bon Jovi a tutto volume. Gia', perche' il volume della musica nel negozio non e' calato di un millesimo e io, per spiegare, dovrei usare il linguaggio dei segni. Oramai rassegnato vado a ripescare Furby dalla sua gabbietta (mentre il mio cervello proietta scene stile "Uomo Tigre" in cui io prendo il suo cranio e lo uso per provare l’effettiva resistenza delle transenne metalliche). In tono molto gentile gli chiedo di spegnere la musica.
Il resto e' storia comune a tutti i corsi, seminari e incontri tecnici: il 5% dei presenti capisce, il 25% finge ed il 70% pensa a casa/moglie/ amante/cane guardandomi con occhio vitreo.
Ultima nota a margine: in una trasferta analoga, in una grande e fredda citta' del nord Italia, a parita' di richieste per il corso (PC, proiettore e schermo) ho ottenuto i seguenti risulati: sala corsi: presente, il proiettore e schermo: presenti, PC: assente, figurati ma, soprattutto, riscaldamento: TOTALMENTE ASSENTE (ovvero ho spiegato per 8 ore con sciarpa e cappotto addosso, sembravo un eschimese che insegnava la caccia alle foche).
Fabrizio Volpe
10/02/2002 00:00
le storie degli ospiti sono in ordine sparso, quindi 'precedente' e 'successiva' possono portare su storie di altri autori
I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli (io o l'autore della storia) e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.
In aggiunta: se il vostro commento non viene pubblicato non scrivetemi al riguardo, evidentemente non era degno di pubblicazione.
Ivan Di Ivan postato il 03/04/2008 08:20
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