Spam? Che roba e'?
Tanto tempo fa, quando i computer erano ancora una cosa alla '2001', c'erano gli "utenti" e c'erano i "tecnici" o "sistemisti". Di "sysop" non se ne parlava ed i "programmatori" erano ancora dei mezzi geni.
Poi, questa roba chiamata "PC" arrivo', ed improvvisamente tutti si improvvisavano "sistemisti" o "esperti di IT", con il risultato che i problemi che, normalmente, avrebbero richiesto 10 minuti per essere risolti, si trascinavano per giorni e giorni.
Poi arrivo' Internet, e le cose andarono definitivamente in rovina.
Ecco perche' va' tanto di moda l'outsourcing, che, nella testa del management, significa "cerchiamo qualcuno esterno che si occupi di questa cosa cosi' poi possiamo semplicemente strillare a lui di sistemare la cosa e noi ce ne laviamo le mani". Ed infatti e' quello che cercano di fare ripetutamente. Il problema e' che dimenticano due piccoli particolari: 1. a "lui" non gliene frega niente e 2. devono pagarlo lo stesso.
Inoltre, quando fanno delle domande e poi ricevono delle risposte tecniche, devono fare pure finta di capire la risposta, cosa che in genere non succede.
E dopo questa breve introduzione parliamo di $noichimici, una societa' che trattava in prodotti chimici.
Questa gente aveva cominciato come un semplice rivenditore e poi si erano ingranditi finendo con l'acquistare tout-court una societa' che produceva prodotti di pulizia et similia e ne distribuivano i prodotti.
Tenere sotto controllo la produzione di una azienda con impianti sparsi un po' dappertutto (che significa: dove le leggi ti consentono di fare sporcizie senza doverne pagare le conseguenze) e vendere prodotti che sono in molti paesi soggetti a regolamentazioni (il prodotto non dovrebbe corrodere la bottiglia che lo contiene vero? non subito almeno) richiede la gestione di parecchia carta e comunicazione. Pertanto i signori si erano dotati di un bellissimo sistema di posta interno basato su due Exchange, uno localizzato in Europa e l'altro negli USA dove la casa produttrice aveva gli uffici principali.
Poi, per qualche strano motivo, avevano deciso di adottare un hosting provider Made in USA per il loro sito internet principale.
Della cosa a noi non e' che fregasse molto, dato che l'unica attivita' che avevamo in carico (cortesia di una di quelle ditte che avevamo acquistato nel corso dell'anno) era un servizio di "mail-washing". In sostanza questa gente inviava e riceveva la posta tramite il nostro sistema per mezzo di una VPN e noi facevamo solo il servizio di controllo antispam.
Tutto bello, finche' una bella mattina piomba un ticket nella casella con "EMERGENZA!!!!!1!1!" come titolo.
Dato il titolo estremamente chiaro comincio a leggere. E dopo le geremiadi di rito, scopro che il 'problema' e' che, apparentemente, la loro posta viene blacklistata da qualcuno. Chiaramente il tizio che ha mandato il ticket (chiamiamolo UL) nonostante il titolo altisonante di "IT Manager Desktop Services" ed una sequenza di certificazioni che mi son perso nelle sigle, non ha la piu' pallida idea di come la posta funziona (non solo la loro posta in specifico, la posta in generale, manco quella cartacea probabilmente) e domanda "immediata risoluzione del problema" che, secondo lui "sta causando ritardi e problemi nella produzione"... che mi lascia perplesso perche' sicuramente la "produzione" non si basa sul mandare la posta all'esterno e la posta interna, dato che viaggia tra due server che sono collegati direttamente via vpn non dovrebbe interessarsi di quelle cose.
Comunque sia, mi metto a guardare questa cosa e risulta che il dominio e' listato presso una blacklist ... che non ho mai sentito in vita mia, dato che si occupa solamente della posta in lingua finlandese.
Essendo la Finlandia un paese di 5 milioni di abitanti ritengo che il numero di mail che questa gente inviano sia relativamente limitato. Quindi ancora di piu' non vedo come possa influire la sua "produzione".
Ma, controllando, scopro qualche cosa di strano. L'indirizzo IP riportato nella blacklist non e' nessuno di mia conoscenza. Un controllo mi dice che appartiene ad un hosting americano, un reverse-dns mi dice che e' un hosting generico. Probabilmente stanno inviando spam a raffica.
Rispondo al ticket riportando le informazioni trovate e domandando se hanno idea di chi accidenti sia quell'hosting.
Come atteso, non ricevo risposta per diversi giorni, finche' una telefonata non disturba la quiete dell'ufficio. Rispondo, ed e' UL, che domanda spiegazioni. Come se fosse in grado di capirle.
IO - Come detto nel ticket, l'ip che e' riportato dalla Blacklist e' di un hosting americano, che sicuramente non siamo noi, quindi perche' quell'IP e' riportato come sorgente di spam per il vostro dominio? Ne sapete qualche cosa?
UL - Ma voi siete quelli che ci gestite la posta, dovreste essere voi a saperlo!
IO - No, noi non vi 'gestiamo la posta', noi provvediamo un servizio di spam-washing e basta. La posta ve la gestite da soli. E l'unica posta che esce da noi esce con un indirizzo che non ha niente a che vedere con quell'hosting.
UL - (rimunginando) ...quindi...?
IO - QUINDI, io comincerei a domandare chi e' quell'hosting e perche' invia mail con il vostro dominio.
UL - ...ed a chi dovrei domandarlo se non a voi?
IO - A chi si occupa dell'hosting nella vostra ditta? Direttamente all'hosting?
UL - Ma voi ci gestite la posta, dovreste essere voi a domandare...
Dopo un giro di geremiadi (no, noi non vi gestiamo la posta e di certo non abbiamo nessuna autorita' per domandare ad un hosting se hanno un cliente cosi' e cosa'), UL finalmente si convince che deve ... URGH... LAVORARE! e si eclissa. Passano un paio di giorni e poi ritorna alla carica.
UL - Ok, dopo una riunione interdipartimentale e blah blah blah yada yada yada, ho scoperto che quell'hosting e' in effetti usato da un sito della nostra azienda per ... certe cose.
IO - Ottimo. E perche' inviano mail?
UL - ...non lo so perche' inviano mail... e' importante?
IO - Abbastanza. Ci sono due casi: inviano mail perche' le devono inviare. In questo caso farebbero meglio ad usare il sistema di posta giusto o, se inviano mail in grosse quantita', servirsi di servizi appositi tipo mailchimp e simile.
UL - ...ed il secondo caso?
IO - Il secondo caso e' che NON DEVONO inviare posta. In questo caso o il sito e' stato compromesso e sta inviando spam sul serio, e quello e' solo il minimo, potrebbe essere anche peggio, oppure... ci sono dei problemi. Ma di sicuro bisogna controllare.
UL - Potete controllare?
IO - No. Siete voi che avete il contratto con l'hosting, siete voi che dovreste sapere che cosa fa' quell'hosting, che cosa dovrebbe e non dovrebbe fare.
UL - Maa.... come faccio io a saperlo?
IO - Non sei un "IT Manager"?
UL - Si ma...
IO - E allora datti da fare, contatta chi si occupa dell'hosting.
UL - No ma... io sono "desktop", quelle cose li' non sono di mia competenza, dovrei andare dal Manager del dipartimento e poi...
IO - Quello che ti pare, non sono affari miei come la tua azienda e' organizzata. Avete un problema e siete gli unici che potete gestirvelo.
UL - Ma...
IO - C'e' altro?
UL - ...ma se noi lo ignorassimo e basta?
E gia'... tutto e' URGENTE, finche' se ne deve occupare qualcun altro.
Davide
24/04/2020 10:09
