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SoldiSoldiSoldi!

Taaaaanto tempo fa, un bel giorno, il mio povero babbo decise di chiapparmi e di "farmi il discorso"... No, non quello con tema "ragazze", che in quel senso mi sa che non aveva capito un ca$$o manco lui, ma quello con tema "soldi". Fu un discorso molto lungo e convoluto, soprattutto perche' ogni due per tre si dimenticava di cosa stava dicendo e dove voleva andare e doveva ricominciare da capo. Comunque, una volta bollito e filtrato il senso del discorso fu "se spendi piu' soldi di quanto guadagni finirai in bancarotta".

A parte l'immenso momento-Simpson (DOH!), l'intera faccenda non mi sembro' richiedere tutta questa intelligenza ne' la necessita' di un "discorso" da toni talmente seriosi. Tuttavia, e' un po' di tempo (una ventina di anni in effetti) che sento e leggo varie cose sui giornali che mi fanno pensare che un sacco di gente quel "discorso" non l'ha mai ricevuto dai di loro babbi, ed apparentemente non sono neanche in grado di fare due piu' due per conto loro.

Esempio di questa mattina, apro il giornale e leggo un titolone: "ci vogliono mandare in fallimento"... 'Ci' chi? penso io, la risposta e', ovviamente, "la banca". L'articolo dettaglia i dolori e le sofferenze di un "imprenditore" quasi cinquantenne proprietario di una qualche azienda (nome ed attivita' ignoti) che ha ereditato dal di lui babbo (che evidentemente non gli ha mai fatto il discorsetto) il quale lamenta che ogni volta che va' in banca a chiedere soldi la banca gli chiude la porta in faccia.

Ed io penso... alura, se la ditta l'hai ereditata dal di te babbo, e' evidente che deve essere in esistenza da un po' di anni, minimo una ventina, quindi, se la ditta "funziona" (aka: produce e vende della roba) tu non dovresti essere nella situazione di chiedere dei soldi alla banca a giorni alterni, dovresti essere invece nella situazione di portare soldi in banca. Quindi se devi chiederli i soldi, in continuazione, e' evidente che non e' che 'qualcuno' vuole farti fallire, sei gia' fallito solo che non lo vuoi ammettere.

Ed il tizio lamenta che non dorme la notte, ha investito ogni centesimo nell'azienda, che l'anno scorso impiegava 16 persone ed adesso ne ha solo 3... ed io continuo a pensare: bel figone, tu hai una certa eta' e dovresti essere oramai maturo e svezzato, evidentemente il di te banchiere capisce al volo che la tua "azienda" altro non e' che un buco nero in cui i soldi scompaiono senza nemmeno produrre un raggio cosmico che e' uno, percui non mi sorprende manco un po' che ti rispondano picche ogni volta che ti vedono. Forse, ma dico forse, dovresti cominciare a pensare che come "imprenditore" non vali un ca$$o e trovarti un'altra occupazione... non so... sturacessi? E magari il tu' babbo avrebbe fatto meglio a non lasciartela l'azienda.

Esempio due: Borsato. Chi e' (direte voi)? Marco Borsato e' uno stranoto cantante/compositore olandese, il quale, diversi annetti fa' decise di mettere su' una specie di "ditta" per l'organizzazione di concerti et similia. Improvvisamente quest'anno le varie banche hanno deciso di cominciare a chiedergli indietro i soldi che gli hanno elargito a barcate negli anni precedenti, ed il sig. Borsato di botto si e' trovato in fallimento.

Ora, io capisco che organizzare un concerto e' un lavoraccio immenso in cui il profitto e' assai incerto, i costi sono abbastanza sicuri e devono essere pagati prima dell'evento ed i guadagni sono estremamente vaghi. Anche se, essendo gli olandesi quello che sono, pubblicizza il fatto che ci sono donne e birra e sei sicuro che avrai almeno una barcata e mezza di gente pronta a pagare. Poi si lamenteranno che la birra era calda pero'...

Ma anche li', se dopo il terzo concerto che organizzi scopri che i soldi continuano ad uscire invece di entrare, forse e' il caso di fermarsi un attimo e riflettere se stai facendo la cosa giusta o no, e che magarimagarimagari l'assumere altre 80 persone non e' una grande idea.

Altro esempio: Direttore generale/CIO/CFO/Megacapo di azienda sarca$$o che la settimana scorsa ha dovuto ammettere che di soldi in cassa non ce ne sono piu' ed ha visto le banche improvvisamente surgelare tutti i conti della ditta (di nuovo, cosa faccia questa "azienda" non e' dato saperlo). E riempie il giornale con le sue lamentazioni perche' gli e' stato richiesto di restituire le chiavi delle 17 mercedes, ed il "curatore" (figura giuridica assegnata dal tribunale per supervisionare la divisione delle spoglie dell'azienda) gli ha fatto notare che quella villettina da 1.7 milioni di euro in cui lui vive senza pagare un centesimo di affitto e' a nome dell'azienda e quindi sarebbe opportuno che cominciasse magari a cercarsi un altra casa. E lui che e' pure ritornato dalle Bahaamas in anticipo per partecipare alle riunioni... Non ho idea di che "discorso" gli abbia fatto il di lui babbo a sto' qui', ma mi sa che il momento-Simpson non c'e' stato.

Ora, io capisco che se tu stai iniziando una attivita', di soldi non ne hai (a meno che tu non sia ricco di famiglia, ma allora che lavori a fare?) e devi fartene dare, ma se una azienda e' gia' in funzione da diversi anni, dovrebbe produrre piu' denaro di quanto consuma. Se non lo fa', qualche cosa non funziona per il verso giusto.

Ma forse sono io (ed il mi' babbo) che ho delle strane idee...

Davide Bianchi
27/09/2009 13:42

I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.

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TheKaspa

Si chiama fare i furbi Di TheKaspa postato il 27/09/2009 15:23

Si chiama leva finanziaria: se prendo a prestito denaro e il tasso di interesse che mi applica la banca è basso, posso impiegare il denaro che avevo io per qualcos'altro (di solito benefici per me...), quindi mi conviene utilizzare moneta presa a prestito piuttosto che la mia.
Certo che se continuo a prendere a prestito e non restituisco mai (a meno di non essere una banca, ma anche lì c'è un limite) poi finisco nei pasticci: aka devo ripagare ma non ho un soldo.
Però ti garantisco che la leva finanziaria, quando è mantenuta entro un certo livello, è molto redditizia. Per l'azienda e per la banca. -- TheKaspa

Davide Bianchi

@ TheKaspa Di Davide Bianchi postato il 27/09/2009 19:51

> Si chiama leva finanziaria

Nobello, una cosa e' utilizzare denaro in prestito per operazioni redditizie, questo e' equivalente all'iniziare una attivita' o effettuare un investimento, una cosa completamente diversa e' l'affidarsi solamente a denaro preso a prestito senza nessun piano di investimento.
-- Davide Bianchi

TheKaspa

@ Davide Bianchi Di TheKaspa postato il 28/09/2009 08:40

> > Si chiama leva finanziaria
>
> Nobello, una cosa e' utilizzare denaro in prestito per operazioni redditizie, questo e' equivalente all'iniziare una attivita' o effettuare un investimento, una cosa completamente diversa e' l'affidarsi solamente a denaro preso a prestito senza nessun piano di investimento.
>
>
>

Concordo sul _solamente_, ma putroppo la leva finanziaria viene utilizzata anche solo per gonfiare il bilancio... quindi non ho detto scemenze -- TheKaspa

Anonymous coward

@ TheKaspa Di Anonymous coward postato il 27/09/2009 22:24

Questo presuppone che l'azienda abbia investimenti a copertura del credito, investimenti che possono appunto servire poi come risorsa nei tempi di magra. Se invece nei tempi di magra non c'è più nulla allora vuol dire che i soldi sono spariti. Certo, se l'investimento benefico era nei fondi Madoff, quelli sì che pagavano molto di più :\) -- Anonymous coward

Lisa

sulle lamentele Di Lisa postato il 27/09/2009 16:44

Sono perfettamente d'accordo.
La cosa più strana è che dopo aver mandato in fallimento (o sull'orlo del) un'azienda, come dici tu partono le lamentele, in casi eccezionali la ricerca dei salvatori, ecc.

Ora che a parte io non ti salverei manco morta, voglio dire, non hai saputo fare "la cosa giusta" prima dubito che tu ci riesca in futuro. Ma non è questo il punto.
Il cosiddetto "sistema capitalistico" ridotto ai minimi termini funziona così. Produci tanto? Sei bravo/scaltro/furbissimo? Vinci. Non lo sei/nessuno compra i tuoi prodotti? Perdi. Quando stanno sulla cresta dell'onda sono tutti capaci a difendere la libera concorrenza, l'imprenditoria, quando scorgono il nero fondale però non sono più così convinti.

Lisa -- Lisa

Kent Morwath

Non capisci la niù ecomomi :) Di Kent Morwath postato il 27/09/2009 17:10

Tanto tempo fa, in un universo lontano lontano, l'imprenditore era quello che nell'azienda ci investiva i suoi soldi, compresi quelli che mano mano guadagnava. Magari qualche prestito se lo faceva pure fare, ma era punto d'onore restituirlo al più presto. Ora l'imprenditore i soldi che guadagna li fa sparire al più presto in immobili di lusso, macchine e conti all'estero, se non in donnine e cocaina. Quando i soldi non ci sono va a chiederli alle banche, dove i fessi dei suoi dipendenti hanno messo i soldi sperando che siano al sicuro per il futuro. Se poi va a rotoli tanto ha messo su un srl (o l'equivalente olandese) con un capitale sociale minimo che è tutto quello che riusciranno a spartirsi i creditori, più quello che non sono riusciti a non intestare all'azienda.
Oddio, qualche poveraccio i soldi alle banche deve chiederli se vanta crediti presso altri (pubblica amministrazione e grosse imprese sono famose per pagarti con tempi che vanno dai 180 giorni alle calende greche).
Poi però ci sono le sig.re Marcegaglia, il cui gruppo possiede persino isole, che propone di investire i tfr dei proprio dipendenti, e non si capisce bene perché non cominci a dare il buon esempio investendo il suo di capitale.
Una volta i capitalisti facevano così, adesso abbiamo il capitalista con soldi altrui - mica vuole rischiare i propri, diamine! -- Kent Morwath

Lk

vero... Di Lk postato il 27/09/2009 19:25

azienda sull'orlo del fallimento, arrivo a dare una mano come sysadmin (primo lavoro...)
"i computer sono vecchi (p3), rimoderniamo!" e via a prendere 2 portatili nuovi e un fisso.
"uhm... 'sti qui hanno Svista Home... saluta il dominio... e questo... wtf? windows xp media center???"
poi saltano fuori contratti da 200euro/mese per mantenere un fo**u*issimo sito fermo da anni, programmatori da 2500/mese che dovrebbero lavorare con sco e qnx e non sanno cos'è una vpn, nè settare un client mail...
...
no, non ci sono restato molto... solo un paio di mesi...
un paio di mesi di troppo in ogni caso... -- Lk

Nicoletta Cau

E' l'andazzo Di Nicoletta Cau postato il 27/09/2009 22:34

Il problema è che si riscontra l'identico atteggiamento, più in piccolo, da parte di una buona fetta delle famiglie odierne.
"Non ci sono soldi? Allora prendiamo la megabatteriadipentole a rate, che tanto dovremo cominciare a pagare solo dall'anno prossimo. Il figliolo ha compiuto 18 anni e vuole la moto, non gliela possiamo mica negare, prenderemo pure quella a rate. E i 5 telefonini della famiglia hanno già compiuto l'ottavo mese, non possiamo non cambiarli, mica possiamo fare la figura dei pezzenti."
Poi arriva la fine del mese, e non ci sono soldi per cibo/bollette/libri di scuola.
Eh, ma è l'economia in crisi che ci riduce alla miseria. -- Nicoletta Cau

Il codardo senza nome

banche.. Di Il codardo senza nome postato il 27/09/2009 23:31

Non è il caso degli esempi in questione, ma le banche guardano solo in fondo al bilancio alla voce utile ed un po' più su alla voce indebitamento a medio e lungo termine... ma .. una azienda che fa poco utile anche se è indebitata alla grande vuol dire che sostanzialmente va bene e cerca di crescere, per crescere ci volgiono soldi, i soldi ce le hanno le banche

Per avere soldi è necessario svitarsi il c##o e lasciarlo sul tavolo del direttore della banca. Non puoi prendere un cl qualsiasi e dargli un pc con una cacchio di web application dove infili dentro 4 parametri del bilancio e ti esce un indicatore di rischio: per determinate cose ci vuole un cervello dotato di neuroni... merce alquanto rara in certi ambienti.
-- Il codardo senza nome

Cobra78

Vabbeh, ma non è solo l'imprenditoria malata.... Di Cobra78 postato il 27/09/2009 23:35

....è la testa della gente a tutti i livelli.

Volgio dire: conosco ragazzi di famiglie con la metà del nostro reddito che hanno auto più grosse (ma che pagano a rate), 3 o 4 pc (io ne ho uno, notebook bello grosso ma uno), cell nuovo ogni 6 mesi, mutuo finanche per le vacanze......che poi a parte piazzarsi al solito bar, con la macchinona parcheggiata a far mostra di se (muoverla costa benzina), con un solo spritz per tutto il pomeriggio (due costano troppo), armeggiando col cellofono con fare da manager, non fanno altro perchè sono strozzati dai debiti.

Personalmente concepisco i mutui et similia per cose indispensabili che non puoi pagare subito: la casa che se non sei ricco di famiglia comprarla sull'unghia è dura, iniziare un'attività che per carità vedi discorso di prima, ma cominciare a fare dei debiti per il superfluo allora per me c'è qualcosa di mostruosamente sbagliato nella testa della gente. -- Prendi la vita al minuto, non all'ingrosso.
Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire
oggi.

Davide Bianchi

@ Cobra78 Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 08:28

> Volgio dire: conosco ragazzi di famiglie con la metà del nostro reddito

Ma al ragazzo chi glieli da' i soldi? E quel qualcuno l'ha ricevuto il famoso discorso dal di lui babbo? Mi sa di no.
-- Davide Bianchi

maaaatteo

paradosso Di maaaatteo postato il 28/09/2009 02:34

> a meno che tu non sia ricco di famiglia,
> ma allora che lavori a fare?

per far vedere alla famiglia che non sei uno scansafatiche,
altrimenti rischi che non ti becchi piu' uno sghello :P -- maaaatteo

Davide Bianchi

@ maaaatteo Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 08:28

> per far vedere alla famiglia che non sei uno scansafatiche,
> altrimenti rischi che non ti becchi piu' uno sghello :P

Prima o poi te li becchi tutti, devi solo aspettare.
-- Davide Bianchi

Anonymous coward

@ Davide Bianchi Di Anonymous coward postato il 28/09/2009 10:36

> > per far vedere alla famiglia che non sei uno scansafatiche,
> > altrimenti rischi che non ti becchi piu' uno sghello :P
>
> Prima o poi te li becchi tutti, devi solo aspettare.
>

anche no: guarda Pietro Maso... -- Anonymous coward

Davide Bianchi

@ Anonymous coward Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 10:38

> anche no: guarda Pietro Maso...

Lui non voleva aspettare.
-- Davide Bianchi

Angkarn

Aziende e figli di papà Di Angkarn postato il 28/09/2009 08:57

Non è che sia così strano che una ditta ventennale abbia bisogno di prestiti: ammodernamenti, ingrandimenti, acquisizione di nuove attività possono far parte della vita di ogni azienda, e non c'è nulla di strano che sia necessario un nuovo investimento come fatto all'inizio. Piuttosto bisogna chiedersi il perché nessuna banca finanzi la determinata azienda.

> a meno che tu non sia ricco di famiglia,
> ma allora che lavori a fare?

maaa... se due genitori hanno lavorato tutta una vita a crearsi un posizione economica solida, i figli dovrebbero farsi mantenere e\o dilapidare il patrimonio?

-- Angkarn

Davide Bianchi

@ Angkarn Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 09:00

> Non è che sia così strano che una ditta ventennale abbia bisogno di prestiti: ammodernamenti, ingrandimenti, acquisizione di nuove attività

E ritorniamo al discorso precedente, io capisco UN prestito iniziale, non capisco il continuo ricorso al prestito come "modus operandi".

> Piuttosto bisogna chiedersi il perché nessuna banca finanzi la determinata azienda.

Forse perche' e' chiaro come il sole di mezzogiorno nel Sahara che la ditta in questione non ha la benche' minima possibilita'/capacita'/voglia di ritornarlo il prestito?

> maaa... se due genitori hanno lavorato tutta una vita a crearsi un posizione economica solida, i figli dovrebbero farsi mantenere e\o dilapidare il patrimonio?

Rileggiti l'articolo.
-- Davide Bianchi

Anonymous coward

@ Angkarn Di Anonymous coward postato il 28/09/2009 09:04

> maaa... se due genitori hanno lavorato tutta una vita a crearsi un posizione economica solida, i figli dovrebbero farsi mantenere e\o dilapidare il patrimonio?

Dilapidare che?
Se hai un po' di soldi, solo con gli interessi di un investimento a rischio zero ci campi da signore... -- Anonymous coward

Angkarn

@ Anonymous coward Di Angkarn postato il 28/09/2009 12:57

> Dilapidare che?
> Se hai un po' di soldi, solo con gli interessi di un investimento a rischio zero ci campi da signore...

L'investimento a rischio zero, se va bene, rende il due per cento o giù di lì: con quei tassi hai voglia a raggiungere un mensile decente. E se un ragazzo di -mettiamo- vent'anni avesse un patrimonio tale da guadagnare duemila euro al mese solo di interessi, sicuramente sarà abituato a un tale tenore di vita che duemila euro li spende solo per il guardaroba; pertanto ha bisogno di guadagnare almeno cinquemila euro al mese.
Di ragazzi giovani che si sono fatti comprare il negozio dai genitori danarosi ne conosco. Erano abituati a vivere da ricchi, e lavorando nel loro negozio vivono ancora più da nababbi di prima. Potevano vivere per trenta anni alle spalle dei genitori, aspettando l'eredità? Sì, accontentandosi, e sempre che i genitori fossero così stupidi da mantenere degli adulti fannulloni. E in linea generale, chi ha fatto molti soldi, esige che i figli continuino a lavorare e a accumulare $$$, vedi un po' i rampolli Agnelli, Berlusca, eccetera.
-- Angkarn

_GhostRider_

Non sempre... Di _GhostRider_ postato il 28/09/2009 10:02

Beh Davide.. non sempre putroppo e' cosi'.. io ho un azienda IT. Siamo solo 4 poveri cristi, io, il socio e due collaboratori. Alla banca non chiedo un euro finche' posso.. tant'e' che spesso io ed il mio socio dobbiamo "prestare" soldi nostri alla societa' per pagare fornitori e collaboratori.. e sai perche'? Perche' pur avendo fatturato a sufficienza ed avendo contratti con pagamenti a 60 giorni il 98% delle volte la fattura ti viene pagata dopo 3/4/5 mesi dopo la sua scadenza... e te la pagano pure solo se rompi le palle ogni giorno o se fai uno sconto.... Delle volte mi vien voglia di mandarli tutti affancuore..e andare a fare il contadino. -- _GhostRider_

Davide Bianchi

@ _GhostRider_ Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 10:07

> spesso io ed il mio socio dobbiamo "prestare" soldi nostri alla societa'

Allora rispondi alla domanda: perche' stai li'? Non perche' pensi di diventare ricco se devi "prestare" soldi tuoi alla societa'. Se ti diverti, perche' non commuti la societa' in una non-profit? Almeno non ci sono sorprese se non guadagnate il becco di un quatrino. Ma qualche cosa mi fa' pensare che non ti diverti manco un po', quindi.... perche'? -- Davide Bianchi

_GhostRider_

@ Davide Bianchi Di _GhostRider_ postato il 28/09/2009 10:30

> > spesso io ed il mio socio dobbiamo "prestare" soldi nostri alla societa'
>
> Allora rispondi alla domanda: perche' stai li'? Non perche' pensi di diventare ricco se devi "prestare" soldi tuoi alla societa'. Se ti diverti, perche' non commuti la societa' in una non-profit? Almeno non ci sono sorprese se non guadagnate il becco di un quatrino. Ma qualche cosa mi fa' pensare che non ti diverti manco un po', quindi.... perche'?
>
>

Invece mi diverto, mi piace il mio lavoro.. e fondamentalmente tengo la societa' perche' ho molta piu liberta' di quando ero dipendente.. posso scegliere i progetti che voglio fare, posso scegliere le tecnologie con cui farli (oddio in sto periodo non e' poi tanto vero visto che si piglia tutto quello che passa) ma soprattutto non sono obbligato sempre a fare la stessa cosa, ovvero non devo sempre e solo fare programmazione web.. o java.. o sistemista unix. Ogni progetto nuovo roba nuova.
I contro ovviamente te li ho gia' detti.. ovviamente i prestiti sono tutti restituiti al momento del pagamento delle fatture da parte dei debitori, ma se dovessimo aprire un fido bancario ci costerebbe il 13% di interessi passivi.. preferisco non prendere lo stipendio per 3/4 mesi piuttosto che ingrassare ancora quei parassiti, alcune societa' invece preferiscono chiedere prestiti alle banche. In alcuni casi diventa una necessita', se avessimo anche solo 10 dipendenti, per pagare loro lo stipendio si dovrebbe per forza di cose chiedere un prestito (ovviamente a meno di pagamenti regolari da parte dei debitori). In ogni caso no.. non penso di diventare ricco visto che al netto il nostro stipendio (mio e del socio) e' inferiore ai 21000 euro netti/anno. -- _GhostRider_

Anonymous coward

la pensavo così anch'io Di Anonymous coward postato il 28/09/2009 10:33

poi ho scoperto che ci sono molte attività dove il profitto é una piccola parte del fatturato e un ritardo nella vendita o una contestazione può costringere a ricorrere ad altro credito per i costi (materie prime soprattutto) -- Anonymous coward

Antony Star

non sempre è incapacità... Di Antony Star postato il 28/09/2009 11:40

parlo per l'imprenditoria italiana, in quanto quella olandese non la conosco, ma non credo sia molto diverso.
Ci sono i grandi gruppi, per il solo motivo che danno da mangiare a 10.000 e più famiglie di solito fanno il bello e il cattivo tempo con banche, altre imprese, governi e sindacati. Vuoi mettere in strada 10.000 operai da un giorno all'altro? E allora i governi e i sindacati fanno leva sulle banche e queste concedono crediti su crediti.
Poi ci sono i piccoli e medi imprenditori che pur essendo sani, alle volte (molto spesso) debbono ricorrere al credito perchè in un sistema di pagamenti imballato (dove chi può paga a 180 se non addirittura a 360 giorni), hanno bisogno di una flessibilità di cassa che con la sola regola del paghi quando incassi non regge. Io devo produrre prima di vendere e quindi devo prendere le materie prime, prima di aver prodotto e pagare prima di aver riscosso. Se poi aggiungi che magari mi approvvigiono a 90 giorni e i miei clienti si permettono il lusso di pagare a 180 quando pagano, ecco che per avere le materie prime e pagare i dipendenti debbo per forza rivolgermi al credito... e così mi reggo a galla. Morale: sono sano, guadagno, ma per non finire a picco ho bisogno che la banca mi anticipi i soldi.
Poi viene la crisi, e il gioco si inceppa se non si ferma addirittura. Guardando i miei crediti e i miei debiti, io sarei sano (ovvero avrei più crediti di debiti), ma i miei creditori diluiscono ancor di più i pagamenti se non addirittura non pagano proprio e io che avevo preso in prestito i soldi come anticipo non ho liquidità in cassa e vado a gambe all'aria.
Purtroppo non sempre il singolo imprenditore può fare molto con questo sistema economico e ha due strade o smette (pur avendo per le mani un'idea vincente, visto che l'azienda ha bilanci buoni) o si adegua sperando che le cose cambino.
La proposta seria alle banche è di non affondare queste realtà, che avrebbero tutti i titoli e i diritti di stare in piedi e che la crisi, e le altre aziende, hanno reso deboli perchè fan si che non entri in cassa ciò che gli spetta.
Probabilmente i casi che citavi tu non sono di questo tipo, ma che le banche si arricchiscano rastrellando e prestando in tempi buoni e quando servirebbe davvero un loro interventi tirino i remi in barca (ma stanno guadagnando anche in questo momento, mica che sono in crisi, la crisi è circoscritta a quelle banche che sono già fallite) è un dato di fatto. -- Antony Star

claudio (allarovescia.blogspot.com)

imprenditoria Di claudio (allarovescia.blogspot.com) postato il 28/09/2009 14:45

> a meno che tu non sia ricco di famiglia,


Se non sei ricco allora non ti metti in proprio?

Nella vita di un'azienda (non software) e' essenziale il ricorso alle banche.
Se il margine operativo e', mettiamo, il 15% e vendi per 5 megaeuro e le materie prime valgono 2ME i loschi impiegati 2ME e le cosegne le fai dopo 6 mesi dall'iter produttivo....
do cavolo prendi i soldi?

Dopo X anni finalmente arrivi ad avere la scortina che ti permette di non uscire di 4ME con le banche ma solo di 1ME... Pensi di essere a posto.
No, gli aquirenti vogliono i bicchieri verdi!
Compri a 6ME la macchina per farli e ricominci peggio di prima. Se non lo fai entro 8 mesi sui tuoi ordini apparira' la scritta FAME.

Se avviene una stretta creditizia, come quella di adesso, la tua azienda va a kaputt come sta accadendo a migliaia.




Poi ci sono i cinesi.... e quel branco di furbi che han detto de devon far parte del WTO.... ma e' un altro discorso. -- claudio (allarovescia.blogspot.com)

Davide Bianchi

@ claudio (allarovescia.blogspot.com) Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 15:21

> Se non sei ricco allora non ti metti in proprio?

Te capisci come il tuo blog?

> Nella vita di un'azienda (non software) e' essenziale il ricorso alle banche.
> Se il margine operativo e', mettiamo, il 15% e vendi per 5 megaeuro e le materie prime valgono 2ME i loschi impiegati 2ME e le cosegne le fai dopo 6 mesi dall'iter produttivo....

Scusa eh, ma se vendi per 5 e comperi per 4 (semplificando molto), dopo 10 anni dovresti avere sufficienti soldi da coprire le tue spese senza avere bisogno di prendere soldi da nessuno. Io capisco che se COMINCI OGGI o ti stai ingrandendo/cambiando/sarca$$o, allora potresti aver bisogno di qualche cosa, ma il mio punto e' che una azienda funzionante dopo X anni non dovrebbe essere sempre li' a chiedere l'elemosina alle banche.

Poi magari sono io che sono stato educato con il concetto che "avere debiti non e' una bella cosa".
-- Davide Bianchi

WM

il discorsetto ... Di WM postato il 28/09/2009 17:25

... il mio babbo non me lo ha mica fatto!

a dire il vero non mi ha fatto neanche l' altro

per il 1mo diciamo che avevo la paghetta e quando spendevo tutto e volevo qualcos' altro non mi veniva "regalato" nulla. sara' stato un messaggio subliminale???

per il 2do ... beh! ... ma devo proprio dire qualcosa???

WM -- WM

Massimo M.

no Davide... Di Massimo M. postato il 28/09/2009 17:54

il tuo discorso e' troppo semplicistico: quasi tutti noi artigiani in questo momento siamo in quella situazione.
siamo in rosso, sotto pressione da tutti perche' dobbiamo investire (ma investire in cosa, che poi tanto di lavoro non ce n'e'?), ma i soldi chi ce li da'?
le banche? dopo decenni che le banche davano soldi a cani e porci (e infatti il crack dell'anno scorso e' stato determinato in parte da quello, persone che chiedevano finanziamenti o facevano rate per pagarsi l'iphone o il tv plasma), le banche hanno chiuso del tutto i rubinetti, e se devi pagare liquidazioni (e se devi licenziare prova a pagare tre o quattro liquidazioni di operai che sono da te da trent'anni), rinnovare macchinari (io avrei il camion da cambiare, ma col cavolo che ci riesco), e via dicendo.
e contiamo pure l'argomento principale di tutte le conversazioni tra imprenditori: farsi pagare.
quando come me lavori in conto vendita, e fai 50.000 euro di lavoro con 30.000 di materiale, e non ti pagano, voglio vedere come fai ad andare avanti.
il discorso e' tutto qui.
chiudere? se chiudessimo tutti noi pmi che siamo in rosso in banca, allora conviene anche preparare un bel cartello con scritto "vendesi" alle frontiere italiane.

visto da fuori e' facile dire: se non hai guadagnato, vuol dire che sei un incapace, e allora chiudi e fai altro.
ma a tutti quelli che invece ci sono dentro, questi discorsi fanno incazzare come bisce. state mettendo sullo stesso piano i grandi "imprenditori" che usano le aziende per i loro traffici, e chi come me nell'azienda e nei lavoratori ci crede. -- Massimo M.

Davide Bianchi

@ Massimo M. Di Davide Bianchi postato il 28/09/2009 19:48

> e contiamo pure l'argomento principale di tutte le conversazioni tra imprenditori: farsi pagare.

Ecco, anche questo discorso non lo capiro' mai. I tuoi "clienti" ti pagano a 3985 giorni, ma tu i tuoi fornitori li devi pagare sull'unghia... Da qualche parte c'e' qualche cosa che non funziona.
-- Davide Bianchi

Anonymous coward

@ Davide Bianchi Di Anonymous coward postato il 28/09/2009 23:50

> > e contiamo pure l'argomento principale di tutte le conversazioni tra imprenditori: farsi pagare.
>
> Ecco, anche questo discorso non lo capiro' mai. I tuoi "clienti" ti pagano a 3985 giorni, ma tu i tuoi fornitori li devi pagare sull'unghia... Da qualche parte c'e' qualche cosa che non funziona.
>
>
>

si chiama potere contrattuale....di solito i fornitori sono grossi e possono pretendere. -- Anonymous coward

Davide Bianchi

@ Anonymous coward Di Davide Bianchi postato il 29/09/2009 08:44

> si chiama potere contrattuale....di solito i fornitori sono grossi e possono pretendere.

Si ma tu sei il fornitore nei confronti dei tuoi clienti... cose'? Il "potere" evapora al primo giro? -- Davide Bianchi

Hayabusa

@ Davide Bianchi Di Hayabusa postato il 30/09/2009 21:30

> > si chiama potere contrattuale....di solito i fornitori sono grossi e possono pretendere.
>
> Si ma tu sei il fornitore nei confronti dei tuoi clienti... cose'? Il "potere" evapora al primo giro?
>

Eh, ma se il tuo cliente si chiama $grossamultinazionalemetalmeccanica e il tuo fornitore invece si chiama $grossamultinazionalesoftware...

Se ovviamente la prima vuole i lavori fatti esclusivamente con il software proprietario della seconda e nel formato altrettanto proprietario che solo il summenzionato software tratta....

Se quindi devi pagare $grossamultinazionalesoftware con canoni mensili indipendentemente dal fatto che il suo software lo usi oppure no e ricevi i pagamenti da $grossamultinazionalemetalmeccanica a 180 giorni data fattura...

E se tu sei un ufficio di consulenza che conta la bellezza di 6 esseri più o meno umani...

Ti stupisci veramente che il flusso di cassa di una azienda non funzioni, indipendentemente dall'incapacità genetica di alcuni pseudo-imprenditori?
Alias: indovina chi la prende in quel posto? :D
-- Hayabusa

Anonymous coward

@ Davide Bianchi Di Anonymous coward postato il 01/10/2009 10:59

> > si chiama potere contrattuale....di solito i fornitori sono grossi e possono pretendere.
>
> Si ma tu sei il fornitore nei confronti dei tuoi clienti... cose'? Il "potere" evapora al primo giro?
>
>

Si e per molti motivi.
Per esempio perché i tuoi fornitori sono pochissimi o peggio ancora UNO e invece i tuoi clienti possono comperare da te o da altri "enne" fornitori.
-- Anonymous coward

Massimowski

@ Davide Bianchi Di Massimowski postato il 29/09/2009 00:29

> > e contiamo pure l'argomento principale di tutte le conversazioni tra imprenditori: farsi pagare.
>
> Ecco, anche questo discorso non lo capiro' mai. I tuoi "clienti" ti pagano a 3985 giorni, ma tu i tuoi fornitori li devi pagare sull'unghia... Da qualche parte c'e' qualche cosa che non funziona.
>

Facile... fornitori e clienti sono GRANDI e pochi (monopolio e monopsonio: fanno come azz gli pare) e tu sei piccolo e con tanti concorrenti (concorrenza perfetta). Qualunque cosa fai sei foXXuto, lavori per l'anima del diavolo... se aggiungi che qui in italia andare in causa per insolvenza significa COMUNQUE aspettare anni per vedere qualcosa (grazie, politici) e in più pagare l'avvocato... ora dovrebbe essere più chiaro :-\(
-- Massimowski

Anonymous coward

il discorsetto.. un po' più incisivo Di Anonymous coward postato il 28/09/2009 19:25

Ho avuto il piacere di diventare amico anni fa di un ragazzo rumeno i cui genitori erano ricchi sfondati (in Romania); per fargli capire il valore dei soldi non gli hanno fatto il discorsetto: lo hanno spedito a studiare qui in Italia, mantenendosi solo con quanto avrebbe guadagnato col lavoro di magazziniere che si è dovuto trovare per non morire di fame.

La lezione l'ha imparata eccome.. certo come sistema forse è un po' drastico, ma devo dire che funziona.

--
Dino -- Anonymous coward

GioGioLo

Più o meno Di GioGioLo postato il 28/09/2009 20:06

Anche semplificando si può dire che un'azienda sana, dopo x anni ha amortizzato l'investimento iniziale e ha estinto il debito contratto per l'avvio della sua attività, ma è d'obbligo investire ancora per non uscire dal mercato e restare competitivi.
E' anche vero che la perplessità di Davide è legittima, ma la risposta è "pesce grosso mangia pesce piccolo" il fornitore è grosso e ti da da mangiare, se tu non paghi non produci e vai k.o.

Però il ragionamento fatto nel pensiero del nostro BigD non è esatto: se l'azienda è sana e può produrre la banca la finanzia. Se la banca dice no, un perché - di solito - c'è, anche perché la banca con questo finanziamento ci guadagna... -- GioGioLo

alessiodp

ottimo articolo Di alessiodp postato il 29/09/2009 10:15

Quelli che si lamentano di fallire non sono il marcio!! sono persone che vogliono fare economia non avendone le capacità.
Al contrario invece ci sono quelli che fanno economia sballata e invece di fallire mettono in borsa le loro aziende con bilanci falsi e scaricano sul mercato (ergo i poveretti che sperano di guadagnare dalle azioni) i loro debiti.
Tutto legale!
-- alessiodp

Anonymous coward

Il conto della serva Di Anonymous coward postato il 29/09/2009 11:40

Almeno mio padre me lo fece chiamandolo con quel nome, e con me ha sempre funzionato.
Ovvio che ci sono momenti in cui, intravvedendo possibilità di utili futuri, ti indebiti in macchinari e altro, ma si chiama progetto e se dopo x anni non ha provveduto a coprire l'ammortamento e a dare utili.... avevi intravisto male ed è meglio o chiuderlo o cambiarlo profondamente.
Ma di base, il "conto della serva" è sempre valido.

Saluti -- Anonymous coward

Graziano

Lavorare con le PA Di Graziano postato il 01/10/2009 22:11

Mi rendo conto che stiamo parlando di mercati on italiani, ma ho nella borsetta molti simpatici racconti di aziende con portafogli di ordini pieni, lavoratori oberati, alla disperata ricerca di personale, affondate in un paio di mesi da crediti non pagati della PA italiana, rifiutati dalle banche come inesigibili.

A dire il vero per l'Italia ho storie anche di piccoli imprenditori affondati per tante piccole fatture non pagate di tanti simpatici studi di avvocati (della serie: non ti pago, tu fammi causa pure.....).

Il problema secondo me è più complesso di quello che si crede, e alle volte il "cambiamento" delle politiche di concessione del credito può anientare anche la più solida delle società. A dire il vero credo che sia un metodo standard per "acquisire" società concorrenti:

a) Vado da un cliente che tengo per le palle e gli chiedo di fare un ordine "SUPER" alla azienda che intendo mangiare.
b) Per fare fronte all'ordine tale azienda va in banca per avere credito per acquistare materiale/personale.
c) Dopo la consegna del bene, rendo il credito inesigibile e aspetto che le banche richiedano i denari presi al punto b.
d) Mi faccio avanti come salvatore della patria rilevando l'azienda al solo costo del debito (pagando con il guadagno ottenuto dal bene non pagato al punto a e messo a frutto). -- Graziano

Herr Franz

Accidenti... Di Herr Franz postato il 03/10/2009 11:13

Accidenti quanti post! Non ne vedevo cosi' tanti dal tempo di BITCH...mi sa tanto che hai toccato sul vivo molta gente.....(liberissimo di farlo , in effetti...) -- Herr Franz

Billy

Bisogna tornare al vecchio sistema del baratto Di Billy postato il 04/10/2009 13:57

Tutto ciò che ha condizionato il sistema economico delle aziende, è il fatto che tutte le aziende si basano sul debito. Sembra quasi che piu sei indebitato...piu sei considerato.
A mio avviso dovrebbero sparire le famose RI.BA a 30 - 60 - 90 giorni, creano un circolo vizioso che appena qualcuno della catena lo interrompe facendo un insoluto, il sistema collassa su se stesso.
Non sarebbe piu logico pagare "alla consegna"? Alla fine i soldi se non li hai prima non li hai nemmeno dopo per pagare...quindi se non hai soldi non ha senso che ti compri una determinata cosa.
Sono d'accordo che la banca puo essere utile per avviare un'attività (es. ti presto 100.000 $ me li restituisci in 10 anni e debito finito), ma il prestito della banca dovrebbe essere solo inerente l'investimento iniziale, o eventuali investimenti straordinari che si verificassero nel corso di vita dell'impresa e basta. Non dovrebbero esistere prestiti per ciò che riguarda l'attività in essere dell'impresa (fornitura di materie prime, pagamenti degli stipendi, pagamenti delle spese ordinarie), un'azienda una volta avviata DEVE essere in grado di autosostenersi e guadagnare autonomamente in base alle risorse di cui dispone. Se la spesa è maggiore del guadagno non ha piu senso di esistere. -- Billy

Anonymous coward

il capitalismo Di Anonymous coward postato il 06/10/2009 23:28

Per semplificare: "Il capitalismo è quel sistema che crollerebbe all'istante se tutti esigessero i loro crediti nello stesso momento". Oltretutto è quel sistema che ha "la crisi come forma strutturale, insita nel sistema, senza la quale non può generare nuovi utili". Insomma, è solo questione di fortuna "generazionale". Ad esempio uno che avesse avuto 20 anni nel 1880 in Francia, fino al 1915 avrebbe fatto festa ogni giorno per 35 anni. Poi, per i suoi eredi sarebbero giunte due guerre mondiali e diverse crisi. Nessuno di noi è al sicuro in un sistema che è eternamente in lotta per distruggere e ricreare. In fondo è un modello nuovo, conta solo tre secoli rispetto ai 1.500 anni che vanno dal mondo classico al medioevo :\)
Sperimentiamo, poi vedremo -- Anonymous coward

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