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Cosa e' un "programmatore hobbista"? Trattasi di una persona che di mestiere (cioe' per campare) non fa il programmatore, ma ha contatti quotidiani con il mondo dei computer e che, di sua spontanea volonta', di tanto in tanto si mette alla tastiera per produrre pezzi di codice che gli servono per sveltire o migliorare alcune operazioni quotidiane.
Molti di questi individui, ad un certo punto, decidono di scrivere veri e propri "programmi", con annessi e connessi.
Nei "vecchi tempi" del mondo MS-Dos, tutto quello che serviva per diventare un programmatore era un cervello di medie dimensioni ed un interprete Basic, e uno dei due elementi necessari era presente su tutti (o quasi) i PC venduti.
Il programmatore che voleva fare il salto di qualita' non doveva fare altro che procurarsi un compilatore C/C++, cosa che non era molto difficile ne' molto costosa.
Poi venne Windows...ed il mondo non fu' piu' lo stesso.
Per cominciare programmare sotto Windows richiede la comprensione di un meccanismo completamente diverso di processo.
Non piu' il volgare uso di banalissime "funzioni", ma l'eccitazione dell'uso delle API! C'e' ancora gente che si domanda "cosa cavolo sono ste' API che se ne parla tanto...", poi la complicazione dei "messaggi", che trasforma un banalissimo programma in un ufficio postale sovraffollato, e le "risorse" che non si sa mai dove cavolo vanno a finire.
A questo occorre aggiungere che, mentre praticamente tutti sono sufficientemente dotati per intuire la normale logica di un programma Dos, la creazione di un programma Windows richiede un livello di follia decisamente superiore.
Gli "hobbisti" (ma anche i professionisti) purtroppo furono coinvolti in tutta questa rivoluzione piu' o meno come un cinghiale viene coinvolto in una battuta di caccia... non e' che si diverta molto pero' non ha molta scelta...
Un discreto numero di persone pero' vide subito la parte "positiva" di tutto questo: c'era un sacco di gente che aveva disperatamente bisogno di informazioni, quindi libri, manuali, corsi appositi, e c'erano un sacco di soldi da fare!
Diciamo la verita': il signor Petzold e' molto piu' ricco adesso che 10 anni fa...
E' in questo momento che la differenza fondamentale tra gli "Hobbisti" ed i "Professionisti" si fa' sentire: i "Professionisti" possono scaricare il costo per tutto questo sulle loro aziende, le quali a loro volta li scaricheranno sui loro clienti, i quali magari sono gli stessi Hobbisti, i poveri Hobbisti non possono scaricare un fico secco di niente.
Abbiamo quindi da un lato un gruppo di programmatori che e' in grado di mantenere la loro presa sulle nuove tecnologie spendendo notevolmente di piu' e producendo prodotti sicuramente piu' gradevoli dal punto di vista grafico (ma con molti bug in piu' di prima), dall'altra abbiamo un gruppo di quasi-programmatori che non possono spendere tanti soldi in qualche cosa che, fondamentalmente, non gli rende niente, e' molto piu' complicato da capire e da far funzionare e non possono mantenersi "in linea" con le nuove tendenze.
La Fine sembrava vicina... la scomparsa di una razza! (ma il WWF che ci sta' a fare?)
A distanza di alcuni anni abbiamo pero' la visione del fatto che il programmatore "non professionista" non sia affatto scomparso, anzi goda di ottima salute. Questo si puo' spiegare nell'evoluzione stessa della specie (Darwin docet).
Per prima cosa i produttori di software stesso si sono resi conto che, la classe dei programmatori hobbisti e' organicamente uguale a quella dei clienti, solo che sono un pelino piu' esigenti, ecco quindi tutti i produttori iniziare a mettere 'linguaggi di programmazione' integrati nei loro stessi prodotti, i vari "Macro Linguaggi" sono nati apposta per questo.
Per seconda cosa un vasto mercato piratata si e' spalancato di fronte ai maggiori produttori di compilatori e linguaggi Windows-oriented. Per un hobbista non e' molto difficile entrare in contatto con qualcuno che possa produrre una copia di un qualunque compilatore Windows e fornirgliela.
Molti programmatori hobbisti si sono rivolti poi verso altre strade (Linux e' nato dallo sforzo congiunto di programmatori hobbisti) che hanno alla fine prodotto cio' che gli hobbisti volevano: un sistema che potesse essere usato senza uscire (troppo) pazzi.
Nell'ultimo periodo si e' poi insediato un ulteriore processo: i vari "macro linguaggi" stanno andando verso un tentativo di unificazione che (spero) mettera' la parola fine a tale follia collettiva e produrra' qualche cosa che possa essere utilizzato in modo umano per evitare di rifare sempre le stesse operazioni, la comparsa di linguaggi come Java (gratuito e multipiattaforma) che promettono di "riunificare" il mondo programmativo e, soprattutto, rappresentano una buona alternativa alla pirateria del software, la presenza di numerose societa' o gruppi di volenterosi che mettono a disposizione software piu' o meno sofisticati praticamente per niente.
Tutte queste attivita' promettono di rilanciare la figura del programmatore "per gioco", fornendo nuovi stimoli per la prosecuzione della razza.
Staremo a vedere.
Davide Bianchi
22/03/2008 00:00
I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.
Curiosità Di stecolna postato il 27/04/2009 15:57
-- stecolna
-AT- stecolna Di Davide Bianchi postato il 27/04/2009 16:13
-- Davide Bianchi
-AT- Davide Bianchi Di stecolna postato il 27/04/2009 16:16
-- stecolna
Ma lo sai che... Di stecolna postato il 27/04/2009 16:26
-- stecolna
-AT- stecolna Di Davide Bianchi postato il 27/04/2009 16:37
-- Davide Bianchi
-AT- Davide Bianchi Di stecolna postato il 27/04/2009 16:40
-- stecolna
-AT- stecolna Di Davide Bianchi postato il 27/04/2009 16:42
-- Davide Bianchi
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